Nel giorno di domenica 13 febbraio 2022 si è svolta davanti a oltre 50 soci l’assemblea generale e ordinaria dell’associazione con l’approvazione delle relazioni morali e finanziarie 2021-2022 e l’elezione del nuovo Consiglio direttivo per il 2022-2023. Nella stessa occasione è stata data lettura di una toccante lettera della Presidente Laura Madriz Macuzzi impossibilitata a partecipare all’assemblea. Il nuovo Consiglio direttivo sarà composto da 14 componenti e un collegio dei revisori dei conti composto da tre membri: Sergio Amoroso, don Nicola Ban, Flavio Cervi, Luigi Del Ciello, Marco Della Gaspera, Roberto Donda, monsignor Ruggero Dipiazza, Vanni Feresin, Maria Grazia Moratti, Gianfranco Ostoni, Mauro Pisaroni, Matteo Saule, Pietro Sossou, Claudia Castaldo Ursic. Revisori dei conti: Alessio Bassani, Sergio Codeglia, Vittorino Feresin.
Nella prima seduta del neo costituito Consiglio direttivo del 14 febbraio 2022, si è proceduto all’elezione del nuovo gruppo dirigente. All’unanimità è stato eletto presidente lo storico e archivista Vanni Feresin, già componente del Consiglio direttivo dal 2010 e direttore della rivista Borc San Roc dal 2014, vicepresidente Mauro Pisaroni, carica che già ricopriva da alcuni mandati, segretario generale la professoressa Claudia Castaldo Ursic, al posto del professor Giuseppe Marchi, e tesoriere Sergio Amoroso, incarico già ricoperto da oltre un decennio.
Il neo eletto presidente ha voluto immediatamente manifestare il suo grazie al Consiglio direttivo per la fiducia accordatagli, precisando che sarà suo impegno quello di continuare il lavoro svolto dalla presidente uscente Laura Madriz Macuzzi. Un grande grazie infatti va sottolineato proprio a Laura Madriz per aver fatto dell’associazione un luogo di dialogo e di cultura, un punto di riferimento per il Borgo e la città di Gorizia.
Il Consiglio ha già iniziato a lavorare sulla programmazione dei primi mesi dell’anno con attività culturali che prevedono pubblicazioni, incontri culturali e gastronomici, passeggiate alla scoperta del Borgo di San Rocco e della città, nonché alla necessaria cura della plurisecolare Sagra di agosto che, salvo un peggioramento della pandemia, vuole ritornare un momento di aggregazione e svago ma anche un luogo dove poter svolgere attività di importante e significativo livello culturale.