Il 2 agosto, in un pomeriggio torrido, è stata presentata con successo la mostra: "il Monte Santo sopra Gorizia: a 300 anni dall' incoronazione della Sacra Effigie".
Dopo un sublime momento musicale della pianista Michela Sbuelz, la presidente del Centro Tradizioni Laura Madriz ha salutato i presenti e ha sottolineato quanto il sodalizio, che ha l'onore di guidare, abbia voluto curare questa mostra: "Il Monte Santo è il nostro Santuario, da qualunque punto della città si alzi la testa si può vederlo, possiamo dire che lassù c'è la Madonna di casa nostra!" _ poi ha aggiunto _ "ringrazio di cuore due Istituzioni cittadine che da anni collaborano con noi, la Biblioteca del Seminario Teologico Centrale nella persona della dottoressa Isabella Sgoifo e la Biblioteca Statale Isontina nelle persone del dottor Marco Menato e della dottoressa Antonella Gallarotti. E infine un grande grazie al nostro Vanni che ha proposto questa iniziativa e che da tanti anni si occupa di una serie importante di eventi culturali". Dopo la presidente il saluto dell'Assessore alla cultura Oreti, quindi ha preso la parola il parroco don Ruggero per specificare quanto bisogno di cultura ci sia a Gorizia e quanto sia necessario che l'amministrazione pubblica non faccia solo chiacchiere ma sia un punto di riferimento serio per la città.
Dopo le istituzioni ci sono stati gli interventi dei relatori, lo storico Andrea Nicolausig ha tracciato in modo molto vivace e competente la storia del Santuario e della Sacra Effigie, alcune letture, interpretate da Andreina Tacus BertuzzI, tratte da cronache dell'epoca, hanno arricchito il racconto e fatto entrare i tanti presenti nelle vicissitudini che hanno visto il Santuario al centro di una storia appassionante, multiforme, tragica ed esaltante.
Al termine il direttore della rivista "Borc San Roc" Vanni Fetesin, curatore della mostra e della pubblicazione monografica dedicata al 300mo anniversario dall' incoronazione, ha specificato i dettagli inerenti la mostra, le opere visibili, ringraziato le istituzioni e diversi collezionisti che hanno concesso pubblicazioni e incisioni preziose, e ha terminato con una riflessione ad alta voce: "questa mostra è stata realizzata per volontà di una associazione laica, con l'ausilio e le competenze di laici impegnati, ricordo, e lo potete vedere anche nelle teche, che da sempre si sono prodotte pubblicazioni dedicate al Monte Santo e non si poteva in questa occasione lasciar cadere il tutto nel vuoto. Ma non è forse da chiedersi se altre istituzioni, che dovrebbero avere una sensibilità maggiore per queste tematiche, avrebbero potuto e dovuto muoversi per tempo? Naturalmente mi riferisco alla diocesi di Gorizia!"
La mostra rimarrà aperta ogni giorno dalle 18 30 alle 23 30 fino al 16 agosto