La festa del Ringraziamento 2017 è iniziata venerdì con la presentazione della rivista Borc San Roc n° 29. Una folla di borghigiani e Goriziani ha gremito la sala "Incontro" per ascoltare le parole dell'ingegner Bruno Pascoli, storico e ricercatore, che ha delineato e approfondito aspetti particolari degli articoli della rivista. Presenti la gran parte degli autori e numerose le autorità cittadine, dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia Marino Zanetti alla senatrice Laura Fasiolo.
Domenica 19 poi la grande festa con il carro del Ringraziamento in bella mostra davanti alla Chiesa. L'opera realizzata dalla famiglia Sossou, da Mauro Mazzoni e altri amici del Borgo rappresenta i prodotti della terra e l'anima contadina di San Rocco. Il parroco di San Rocco monsignor Ruggero Dipiazza ha presieduto la solenne celebrazione e benedetto i mezzi agricoli e di trasporto. La Santa messa, accompagnata dalla plurisecolare Corale del Borgo che ha eseguito la messa in lingua friulana di San Durì di Orlando Dipiazza, ha avuto come suo centro la presentazione dei doni con le signore e signorine in"tabin" che hanno portato i cesti con le tante verdure e i prodotti dell'agricoltura. Don Ruggero ha sottolineato nella sua omelia quanto Gorizia abbia bisogno di uscire dal suo torpore e debba ritornare ad essere centro propulsore di idee: "Gorizia deve ridestarsi, non deve avere paura dell'altro ma deve essere cerniera fra i popoli, deve riappropriarsi del ruolo centrale che ha avuto per secoli".
Al termine la presidente del Centro per le Tradizioni Laura Madriz Macuzzi ha consegnato ufficialmente alla storica e secolare azienda organaria "Zanin" di Codroipo il 44° Premio San Rocco per i grandi meriti nel campo della costruzione e del restauro degli organi. Dopo la prolusione del professor Lorenzo Nassimbeni, Il grande ufficiale dottor honoris causa Gustavo Zanin, patriarca dell'impresa, ha voluto ringraziare per il prestigioso riconoscimento e ha spiegato alcuni segreti dell'arte organaria anche grazie all'ausilio dell'organista maestro Vanni Feresin che ha fatto ascoltare alcune sonorità dell'organo di San Rocco costruito da Francesco Zanin, padre di Gustavo.
Al termine la grande festa sul sagrato e l'assaggio dei piatti tipici della tradizione: ufiej, pan sporc, pan di sorc, le salsicce e la polenta di sarasin.