Apprendiamo da Carl von Czoernig che:
“La famiglia dei Rassauer da Rotscho sono oriundi dalla Carsia. Wolfango Rossauer ottenne nel 1463 il patriziato a Gorizia, qualche anno dopo nel 1465 acquistò un sedime con quattro campi al di fuori della fossa che cingeva la città di Gorizia.
Nel 1475 ricostruì la sua casa nella città alta (Borgo Costello). I componenti della famiglia occuparono varie cariche nell'amministrazione pubblica e per i loro meriti furono elevati al rango di baroni.”
Oltre alla casa in borgo castello e al feudo di Spessa, i Rassauer controllavano terreni presso il Liach, a San Pietro, a San Rocco e nella zona poi chiamata Studeniz.
Importante fu Guglielmo che fu luogotenente di Gorizia nel 1682, poi nominato maresciallo sostituto. Proprio a Guglielmo va il merito di aver implementato la proprietà di un ampio complesso in Contrada della Dogana, nell’allora denominato Borgo Italia, corrispondente oggi alla zona compresa tra Piazza Municipio e via Nazario Sauro, viale XIV Maggio e via Garibaldi.
Le proprietà Rassauer erano comprese tra le attuali vie Cascino e Garibaldi; ancora oggi l’impianto urbanistico dell’isolato risente di quella antica disposizione fondiaria.
La proprietà era composta da una grande casa dominicale e da un’altra serie di costruzioni ad uso agricolo che si sviluppavano attorno ad un grande cortile recintato da un muro. Sul retro invece trovava collocazione un grande cortile dotato di pozzo sui cui lati erano erette una grande stalla e due case coloniche più altre costruzioni di servizio. Oltre le mura la grande braida, confinante con le proprietà Radio, Clementin e quelle dei conti Neuhaus, che per caratteristiche erano simili ai possedimenti Rassauer conferendo a quella parte di città un carattere prevalentemente agreste.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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