L'idea di dotare la chiesa di uno strumento che potesse degnamente accompagnare le azioni liturgiche, si era già presentata al momento di procedere, nell'immediato dopoguerra, al restauro del tempio dedicato al Santo pellegrino di Montpellier (San Rocco), gravemente danneggiato dal primo conflitto mondiale, ma le ingenti spese necessarie per il completamento dei lunghi lavori costrinsero a deferire nel tempo tale proposito.
Fu a metà degli anni Trenta che, soprattutto per l'impegno e la volontà del parroco don Marega, si cercò di concretizzare l'iniziativa.
L'archivio della parrocchia conserva un'interessante serie di preventivi rilasciati nel 1936-38, da alcune fra le numerose fabbriche di organi ed armoni allora operanti nella nostra città […].
La scelta infine, valutate nel complesso le caratteristiche tecniche e le condizioni di vendita, premia il progetto della ditta «Zanin & Figli», operanti sin dal 1827 a Camino di Codroipo in Provincia di Udine.
Il 1° febbraio 1940 giunge l'attesa autorizzazione all'acquisto da parte dell'Ordinariato principesco Arcivescovile considerato il parere favorevole del Consiglio Amministrativo e della Commissione Diocesana per l 'Arte Sacra.
I lavori procedono piuttosto speditamente tanto che il 17 aprile, il titolare della ditta Zanin può comunicare al parroco l'ormai prossimo montaggio in fabbrica, dichiarandosi altresì pronto a fissare le date per il collaudo.
E finalmente, il 9 giugno del 1940, giunge il tanto atteso giorno dell'inaugurazione del nuovo organo, un sogno accarezzato per lungo tempo che diveniva realtà come ebbe modo di scrivere «L'idea del Popolo», settimanale cattolico goriziano.
In mattinata il coro parrocchiale, diretto dal mestro Komel, accompagnò la solenne celebrazione eucaristica con l’esecuzione della Messa in onore di San Francesco dello Zuccoli. Alla presenza dell'Arcivescovo e di una folla di fedeli, alle cinque del pomeriggio, ebbe poi luogo il concerto inaugurale ufficiale […]
per l'occasione furono suonate dal prof. Vittorio don Toniutti musiche di Pasquini, Martini, Dubois, Bossi , Boelmann.
Lo stesso sacerdote, «professore d'organo e composizione organistica», trasmette il 23 dello stesso mese a don Marega l'atto ufficiale di collaudo: « la parte fonica si presenta superba nella forza e pastosità del ripieno, che nonostante le difficoltà acustiche della chiesa è stato timbrato egregiamente: buono il flauto e la dolciana. Ma un elogio particolare deve essere riservato al concerto di viole e al Bordone amabile, dove i signori Zanin hanno dimostrato la loro abilità di esperti intonatori. Alla bontà dello strumento fa degno riscontro la finitezza con la quale è presentato il lavoro e la bellezza della facciata in sti le ceciliano. La risposta acustica dello strumento, collocato sulla porta principale della chiesa, è buona anche se liturgicamente le disposizioni dei Congressi li vogliono collocati nell’ab side del coro. La somma convenuta con la ditta Zanin è onestissima e la consegna, nonostante i tempi gravi e le difficoltà di provvedere il materiale necessario, pel tempo fissato, degno di rimarco».
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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