Edificio che ospitava le suore dell'Ordine di S. Orsola
Le numerose comunità religiose giunte a Gorizia nei decenni successivi alla Controriforma e in particolare nel XVII secolo ebbero senza dubbio un ruolo notevole nella crescita culturale e politica della città. La concentrazione di nuovi monasteri o costruzioni ecclesiastiche, legate alla presenza dei religiosi nelle aree interessate dall’espansione cittadina, era altissima.
Dall’attuale Piazza Vittoria fino alle rive del torrente Corno, nel periodo compreso tra il primo Seicento e la metà del Settecento, furono edificati cinque monasteri, tra i quali il convento delle Orsoline.
L’opera e la disponibilità delle sorelle Anna e Maria Bonsi[e] e il prestigio di padre Gullini, presso il nunzio di Vienna, la corte imperiale e gli Stati Provinciali, misero le condizioni affinché la tarda sera dell’8 aprile 1672 iniziasse la storia del Convento di Sant’Orsola a Gorizia.
Le fondatrici furono: Madre Caterina Lambertina de Paoli Stravius da Liegi Superiora, madre Angela Aloisia Prefetta, Madre Angela Teresa Butzerin - Watzenberg, Suor Margherita Eleonora novizia corista, Suor Maria Francesca Leopoldina Volkrim, novizia corista e Suor Maria Marta conversa.
A Gorizia le suore appena giunte furono accolte con grande gioia dal suono delle campane e vennero condotte in carrozza a visitare tutte le chiese della città.
Già nell’agosto del 1672, suor Lambertina, una delle fondatrici, spostò il convento dalle originarie stanze ricavate nel granaio, nella cosiddetta casa Volante (tra le attuali via Roma e via delle Monache). Dopo acquisizioni ereditarie e lavori di restauro e ampliamento (dal 1678 al 1683) il convento delle Orsoline occupò quasi completamente lo spazio compreso tra il Palazzo Edling e l'attuale palazzo del Governo.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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