"Una lunga storia quella di Giovanin come la sua Presidenza nella cooperativa da lui fondata molti decenni fa. Il lavoro era fondamentale, il lavoro nella ITE era una rappresentazione concreta del percorso, anche politico, che era necessario. Il lavoro era il lavoro degli operai, il lavoro li nobilitava. La cooperativa era una cooperazione anche di vita, dove si viveva insieme, dove veramente si cresceva insieme e dove si formavano le idee" - così nell'omelia e stato ricordato Giovanni Culot, scomparso lo scorso 31 maggio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Giovanni era nato il 24 settembre del 1930, aveva 94 anni. Nel 1954 è entrato a far parte della Cooperativa ITE specializzata in impianti telefonici ed elettrici di cui è diventato il presidente per oltre 30 anni. Dai 9 dipendenti iniziali, sotto la sua presidenza, l’azienda ha raggiunto quasi 400 dipendenti. «In tanti di San Rocco hanno lavorato alla Ite con lui – ricorda suo figlio Gianluca – mio padre operava in tutta la regione. È andato in pensione a dicembre 1989». Collaboratore della parrocchia con monsignor Ruggero Dipiazza. In tanti lo ricordano come “fornitore” ed “impiantista” dei materiali necessari per l’allestimento della Sagra di San Rocco.
Membro del Panathlon Club di Gorizia, Culot è stato pure vicepresidente della Corale Seghizzi. «Ha contribuito a far emergere e sviluppare la società goriziana – aggiunge suo figlio – è stato un uomo generoso e disponibile. Amava il canto ed è stato uno sportivo appassionato di calcio e basket». Oltre a Gianluca, lo ricordano gli altri figli Andrea e Deborah assieme ai nipoti Sarah e Ryan. Lascia sua moglie Claudia.
È stato insignito nel 1985 del Premio San Rocco per il grande lavoro svolto a favore delle comunità e del Borgo di San Rocco.