I tre giorni tanto attesi sono arrivati. E sono stati tre giorni ricchi di bellezza.
La prima tappa del nostro viaggio è stata La Verna. Il luogo, isolato tra i boschi dell’Appennino Toscano, sobrio ed intriso di spiritualità è entrato subito nei cuori dei partecipanti. Ci siamo aggirati tra gli spazi del santuario, la chiesa, le cappelle, la grotta umida, dove Francesco dormiva su una pietra incastonata nelle rocce. In un chiostro coperto, messoci a disposizione dai frati, abbiamo consumato il pasto frugale portato da casa. Prima di ripartire, ancora una sosta davanti agli altari con le loro belle statue robbiane, per un’ultima e silenziosa preghiera.
Poi, scorrazzando tra le tonalità di verde che in Toscana la primavera offre con generosità, giungiamo a Sansepolcro, il borgo di Piero della Francesca, genio della pittura rinascimentale.
Immancabile la visita al museo della città che custodisce due tra le opere più famose dell’artista, la Madonna della Misericordia e la celebre Resurrezione. Quel Cristo risorto, dallo sguardo misterioso, che Piero aveva creato riproducendo un’altra resurrezione, quella di Niccolò di Segna, posta sull’altare maggiore del duomo cittadino. Piero, assistendo alle funzioni religiose nella sua chiesa aveva avuto modo di osservare e studiare nei minimi particolari il dipinto che divenne poi fonte di ispirazione per il suo capolavoro. Nulla avviene per caso.
La giornata, che sembra non finire mai, ci riserva ancora una piacevole sorpresa: l’hotel, in bella posizione a Passignano sul Trasimeno, ci accoglie simpaticamente con un ricco buffet che soddisfa tutti.
Il giorno successivo è interamente dedicato alla visita della città di Arezzo. A scoprire la città siamo accompagnati oltre che dalla brava guida anche dalla dott.ssa Luisa Bettiol, goriziana di nascita, insignita del premio San Rocco 2019 per il suo lavoro di restauratrice. Tra i sali e scendi delle strade acciottolate, gli splendidi palazzi medioevali e le antiche chiese in pietra scura, giungiamo nella scenografia di Piazza Grande con i raggi del sole che ne evidenziano l’armoniosa bellezza.
La spiegazione, con minuzia di particolari, che Luisa ci fa sul restauro da lei effettuato al porticato del Vasari desta curiosità ed interesse come altrettanto piacevoli sono i racconti che la guida ci fa sulla città.
Il pomeriggio ci riserva una meraviglia. La visita al ciclo pittorico di Piero della Francesca in Cappella Bacci. Le scene, che ricoprono interamente tutte le pareti della cappella, illustrano la Storia della Vera Croce, creando un quadro ricchissimo di illustrazioni sapientemente ed armonicamente legate tra loro.
Lo stesso pomeriggio ci fa vivere un altro importante momento: la Santa Messa che don Ruggero celebra per noi nella chiesa di San Domenico. Sotto il crocifisso ligneo, opera prima del Cimabue, in una cornice architettonica di pura bellezza, partecipiamo con intensità alla liturgia. È intima gioia.
Nel nostro ultimo giorno di viaggio visitiamo Cortona. Ammiriamo il panorama dalla piazzetta prospicente la Cattedrale ed entriamo nel Museo che sta proprio lì accanto. Passiamo attraverso uno stretto varco, siamo i primi e i battenti dell’ingresso non sono ancora interamente aperti. All’interno ci sentiamo istintivamente pervasi dalla sensazione di trovarci in un luogo speciale. Ne abbiamo conferma quando l’Annunciazione del Beato Angelico ci cattura e ci ammalia ed opere come la Deposizione di Luca Signorelli o il Crocifisso del Lorenzetti ci manifestano tutto il loro splendore.
Siamo grati di aver incontrato in questo luogo magico così tanta bellezza.