ll Premio San Rocco ha avuto una evoluzione nei suoi 46 anni di vita, infatti a partire dal 1973 contraddistingue una delle realtà più significative in termini di presenza che il “Centro Tradizioni” ha voluto inserire nella variegata articolazione delle proprie attività di propulsore e conservatore della cultura tradizionale della gente di qui. È stato nei suoi primi 15 anni di vita un prestigioso riconoscimento alla fedeltà, all’impegno, all’esempio, un fazzoletto di virtù in cui si evidenzia un agglomerato di valori umani. I primi insigniti erano i borghigiani che hanno “lasciato il segno”. Personaggi che qualificavano e sottolineavano una storia di esempio e di virtù, su cui fermare la propria attenzione per attingere esempi da ripetere.
Il Centro per le Tradizioni voleva così esprimere la gratitudine di una comunità intera ad un personaggio dei suoi che in essa e al di fuori aveva operato in misura tale da lasciare un segno: dal più umile esempio di servizio al più alto grado di fama, in ogni caso offrendo come denominatore comune la costante di una ricchezza d’animo che è sensibile garanzia per meritarsi il titolo di galantuomini “entro le mura”.
Ma nel 1986 tutta la struttura del Premio venne modificata facendo un salto deciso di qualità: si poneva come obiettivo quello della ricerca di uno spazio che poteva permettere di porre attenzione anche ai meriti espressi dal più vasto ambito cittadino. Venne pertanto riveduta l’intera organizzazione anche temporale del “Premio”, collocandolo in un periodo dell’anno più praticabile in termini di partecipazione popolare, per una degna cornice di pubblico, quindi agganciato alla giornata del Ringraziamento, che assumeva e ancora oggi assume a San Rocco uno spessore di particolare rilievo proprio per essere stato per secolo il Borgo rurale della città.
Da quell'anno il Premio è stato assegnato a docenti, musicisti, storici, giornalisti, registi, attori, associazioni culturali, che con la loro attività portavano alto il nome di Gorizia e del Borgo di San Rocco.
Tenendo presente queste considerazioni fondanti il "Centro per le Tradizioni" ha voluto nel 2019 proporre una professionista nativa del Borgo di San Rocco. Luisa Bettiol ha saputo dimostrare le sue doti e le sue capacità attraverso degli studi qualificati e qualificanti che l'hanno portata a ottenere notevoli successi nel campo del restauro della arti figurative e dei beni architettonici.
Il Consiglio direttivo del "Centro per le Tradizioni" ha così voluto unanimemente insignire la dottoressa Luisa Bettiol, sanroccara doc, del 46° Premio San Rocco per le sue insigni competenze nel campo della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali avendo operato importanti interventi di recupero di opere dallo straordinario valore universale a partire dalle sue terre con la chiesa della Madonna delle Grazie a Grado per giungere fino alla Cattedrale di Santa Maria Novella a Firenze.
Il Premio San Rocco le sarà consegnato dalla massime autorità cittadine al termine della Santa Messa cantata del Ringraziamento, domenica 24 novembre 2019, dopo la lettura ufficiale della motivazione per voce della presidente Laura Madriz Macuzzi.