Nella foto (proprietà di Egidio Zottar) si notano i «brum» e la «zardiniera»
“
Ai, ai Gorizia ga el tramway, se paga cinque soldi se cori come mai'”
Già dai primi mesi del 1860 si provvide a collegare la città alla sua prima stazione, la "Görz Südbahnhof", con un viale alberato che dipartiva dal Teatro Verdi.
L'apertura del nuovo viale imponeva l'attivazione di un collegamento celere che fu dapprima realizzato con un regolare servizio di carrozze da piazza (che erano allora denominate "brum") condotte dai vetturini (o "fiacher", dal francese fiacre) che già stazionavano in posti fissi e per determinate ore del giorno stabiliti dal Comune.
Ne l 1869 entrò in vigore il primo regolamento comunale del servizio pubblico con carrozze da piazza (che tra l'altro proibiva al cocchiere dii fumare tabacco durante il servizio e di schioccare la frusta, il clacson di allora). La tariffa era di 25 soldi per un percorso di un quarto d 'ora: una corsa di andata e ritorno dal centro alla stazione Meridionale costava 40 soldi.
Non tutti però erano in grado di far fronte a tali tariffe, per cui nel 1872 fu attivato un servizio pubblico di "giardiniere", vetture aperte sui quattro lati con capacità di 15 passeggeri seduti su panchine disposte trasversalmente. Il servizio era gestito da privati e fece subito una spietata concorrenza ai vetturini per le minori tariffe praticate (una corsa per la stazione Meridionale o per S. Pietro costava solo 15 soldi).
Le "giardiniere" facevano la spola fra la stazione Meridionale e la piazza Corno (oggi piazza De Amicis); al caffè Teatro svoltavano a destra e per le vie Teatro (oggi via Garibaldi), del Municipio (oggi via Mazzini), del Duomo e Rastello raggiunge vano piazza Grande e attraverso via Signori (oggi via Carducci) arrivavano al capolinea.
Il mano stradale era sconnesso e cosparso di grossi ciottoli e molte volte le ruote affondavano nelle buche con le ovvie conseguenze per i malcapitati viaggiatori ; i cavalli erano muniti di una sonagliera che preannunciava I'arrivo dello strano veicolo; sull'aria della più famosa "Funicolì , funicolà" la gente cantava “Ai, ai Gorizia ga el tramway, se paga cinque soldi se cori come mai'”.
Le "giardiniere” ebbero lunga vita e furono soppiantate dal tram solo nel 1909 per quanto riguarda il servizio di trasporto urbano, ma sopravvissero fino al primo dopoguerra per le allegre scampagnate nei verdi dintorni della città.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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