Nella foto: treno storico a vapore nel tratto della Transalpina tra Bled e Bohinjska Bistrica
Si stava delineando un’epoca nella quale il tema «collegamenti ferroviari» nelle regioni dell’Italia settentrionale assumeva una notevole importanza sia economica che strategica e politica. Nelle diverse vicende Gorizia aveva cominciato a sognare ed operare.
Mentre fervevano lavori ed idee per la tratta veneziana, un’altra forte impresa prendeva piede nel 1841 quando lo stato decideva di assumere in proprio la costruzione e la gestione della tratta Vienna-Trieste: nasceva la «Südliche Staatseisenbahn» meglio nota dalle nostre parti come «Meridionale».
Il tracciato previsto per l’attraversamento carsico riempì di gioia e speranza le nostre terre in quanto da Lubiana si poteva risalire la Valle della Sava fino a Škofja Loka e quindi attraverso la valle dell’Idria e dell’Isonzo scendere verso il mare e Trieste, toccando Gorizia, dove si giunse anche a ricercare il sito migliore per ubicare la futura stazione.
Fu il grande ingegnere Carlo Ghega che, senza intenzione di nuocere alla nostra città, ebbe a risolvere il problema delle paludi attorno a Lubiana, dopo l’audace progetto del Semmering e a decidere per quello che è ancora oggi il tracciato.
Il tracciato previsto per la parte finale, trascurando le altre vicende, minacciava di isolare Gorizia, tagliandone l’ansa.
La classe goriziana si mosse ed il conte Coronini Cronberg, già precettore dell’Imperatore andò a Vienna ottenendo la decisione imperiale che la linea da Udine ad Aurisina passasse per il «pomerio» (periferia) della città. Un grande sollievo che trovò coronamento con l’arrivo dei treni da Udine e da Aurisina a Gorizia. Era il 3 ottobre 1860.
Non vi furono particolari cerimonie: l’Impero aveva appena perso la Lombardia ed il controllo dei ducati tosco emiliani e su tutto gravava l’impressione del suicidio del prestigioso ministro K.L. von Bruck, ingiustamente accusato, ma nonostante tutto il treno andava e per la città fu un punto importante.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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