Santino ricordo inciso ed acquerellato del santuario del Monte Santo, secolo XVIII (collezione notaio Busilacchio).
Il santuario fu consacrato il 12 ottobre 1544 da monsignor Egidio Falcella vescovo di Caorle, vicario generale del cardinale Marco Grimani, Patriarca di Aquileia. Lo stesso cardinale inviò, proprio per la grande celebrazione, un prezioso dono e cioè un quadro con l’effige della Beata Vergine Maria e il bambino attorniata dai santi Isaia e Giovanni Battista.
I frati minori presero ufficialmente possesso del monastero il 25 febbraio del 1574 anche se l’Arciduca Carlo aveva stabilito, già nel 1566, il loro insediamento con privilegi, diritti, pertinenze e amministrazione assoluta della grande basilica.
Tra il 1609 e il 1732 gli arciduchi Ferdinando III, Leopoldo I e Carlo VI confermarono i diritti acquisiti e minacciarono «i perturbatori di quel Sacro Luogo, assicurando i Pellegrini con la religiosa ospitalità dei Frati».
Venne istituita anche una Confraternita eretta sotto il Patrocinio di Maria Vergine e papa Clemente XII con la bolla Cum sicut accepimus concesse l’indulgenza plenaria con le consuete condizioni «a chiunque visitasse questo Santuario in un giorno dell’anno».
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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