La bara del Milite Ignoto viene trasportata verso il saccello del Vittoriano, sostenuta da un gruppo di ufficiali decorati con medaglia d’oro al Valor Militare. Al centro della foto, al di sotto dello stemma Savoia della bandiera che avvolgeva la bara, spicca la figura del tenente Aurelio Baruzzi, decorato per la presa del sottopasso ferroviario di Piedimonte l’8 agosto 1916. L’audace impresa aprì la via per la conquista di Gorizia durante la sesta battaglia dell’Isonzo (archivi Ass. Isonzo).
Dovevano essere raccolte undici salme di caduti senza nome sui principali teatri delle battaglie.
Le zone prescelte erano quelle di Rovereto, delle Dolomiti, degli Altipiani, del Grappa, del Montello, del Basso Piave, del Cadore, di Gorizia, del Basso Isonzo e del Carso.
Le prime due salme provenienti dalla zona di Rovereto e da quella del massiccio del Pasubio.
Altre due bare con le salme prelevate sull’Ortigara e nella zona del Monte Grappa.
La quinta bara fu raccolta nella zona del Montello.
La sesta salma venne recuperata sul basso corso del Piave.
La settima salma fu reperita nelle montagne sopra Cortina, in Cadore.
Le sette bare rimasero a Udine, oggetto di continue visite e cerimonie, fino a martedì 18 ottobre (1921) giorno nel quale era previsto il trasferimento a Gorizia.
Giunsero a Gorizia nel tardo pomeriggio e, sistemate su sette affusti di cannone trainati ognuno da sei cavalli, furono portate nella chiesa di Sant’Ignazio.
L’ottava salma sul monte Rombon fu trasferita accanto alle altre già presenti a Gorizia.
Nella zona del colle San Marco, sovrastante l’abitato di San Pietro, venne individuata una sepoltura di un soldato italiano e venne sistemata nella terzultima delle undici bare e trasferita a Gorizia assieme alle altre.
La decima bara che si aggiunse alle altre in Sant’Ignazio ospitò un caduto prelevato a Castagnevizza del Carso, paese ora in Slovenia.
Anche l’undicesima salma di un caduto ignoto, individuata presumibilmente nella zona di San Giovanni del Timavo fu traslata a Gorizia.
Le salme dopo essere state tutte raccolte a Gorizia dovevano giungere nella basilica di Aquileia dove una madre di un caduto ignoto avrebbe avuto l’onore di sceglierne una. Infine, la salma prescelta, trasportata a Roma con un treno speciale, sarebbe stata tumulata il 4 novembre nel Vittoriano.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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