Furono i fratelli conti Michele e Giovanni Rabatta che, nel 1398, fecero edificare la cappella di Santo Spirito che, dopo vari rifacimenti, abbellisce il borgo Castello.
I Rabatta, esuli fiorentini, si erano insediati a Gorizia nel 1337 con Antonio Rabatta e si sono estinti nel 1794 con Michele. In questa ampia parentesi storica di oltre quattro secoli, la famiglia si distinse, occupando varie cariche nonché posti di primissimo piano nella Contea di Gorizia, quali Capitani della Contea stessa, luogotenenti, ambasciatori, procuratori fiscali, vescovi, Signori di Canale, di Dorinbergo e della Signoria di Villhaus in Stiria.
Le proprietà terriere dei Rabatta «affidate ai coloni» comprendevano parecchi campi posti dietro il convento dei PP. Cappuccini, lungo le vie Vittorio Veneto, nei dintorni di San Rocco, a S. Pietro, a Boccavizza, a Vertoiba Inferiore e Superiore e, da Salcano, lungo i borghi e i villaggi che, risalendo il corso dell'Isonzo, arrivano fino a Canale. Questa località già dal 1623 era sede di uno dei rami dei Rabatta Conti e Giurisdicenti. Nel XVIIl secolo altri ceppi della stessa casata erano residenti e possidenti di palazzi e terreni: a Dorinbergo, nelle valli del Vipacco, nella Signoria di Villhaus in Stiria e nella casa Dominicale di Gorizia (Palazzo Rabatta) sulla omonima via.
Le terre «condotte» dai coloni generalmente erano situate nei dintorni delle loro abitazioni e si può anche constatare che i «dipendenti» dei Rabatta erano di diversa etnia; Friulani e Slavi.
Furono i fratelli conti Michele e Giovanni Rabatta che, ottenuto Il permesso di papa Bonifacio IX, fecero edificare nell'anno 1398 la cappella che oggi, dopo vari rifacimenti, abbellisce Il borgo Castello.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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