Ha svolto la sua attività a Gorizia, Lucinico, Aquileia, Austria, Istria, Trieste
Leopoldo Perco nacque il 28 gennaio 1884 da Domenico, falegname, e Anna Marega, sarta.
Tra il 1890 e il 1896 frequentò le scuole popolari di Lucinico. Nel 1900 eseguì il suo primo lavoro «Villa Fausta da uno schizzo del 1897» e nello stesso anno venne mandato a bottega dall’intagliatore Zorzi a Gorizia. Tra il 1903 e il 1907 frequentò le Scuole Industriali di Trieste con ottimi profitti.
Negli anni compresi tra il 1905 e il 1911 iniziò a produrre disegni in matita della chiesa di Lucinico, di Villa Fausta, dell’Isonzo, del Calvario e alcuni ritratti di amici nonché il suo autoritratto del 1905.
Nel 1912 ebbe luogo il primo importante restauro: gli affreschi trecenteschi della chiesa di Fratta, e a poca distanza eseguì la copia in gesso della Vittoria Eucaristica raffigurata nel mosaico pavimentale della Basilica di Aquileia. Durante gli anni del primo conflitto mondiale combatté nell’esercito austro - ungarico disegnando i suoi luoghi di permanenza, da Arad a Varad nei Carpazi.
Nel 1919 fece ritorno a Lucinico, devastata dal conflitto, e si occupò di ritrarre il suo paese in una serie di otto disegni che rimangono a documentazione della grande rovina. Tra il 1921 e il 1922 diresse la Scuola Complementare per Apprendisti in Lucinico, insegnando anche a Mossa e a San Lorenzo.
Tra il 1921 e il 1930 si annoverano delle importanti committenze: a Maria Zell, grande santuario mariano in Austria, realizzò la Madonna Assunta, e nel 1926 decorò completamente la ricostruita chiesa di San Giorgio di Lucinico. Partecipò alla prima mostra goriziana di belle arti insieme a molti artisti cittadini come Veno Pilon e nel 1928 aprì lo studio a Gorizia in via Manzoni che chiuse nel 1935 per continuare l’attività nel paese natio di Lucinico.
Tra il 1929 e il 1930 restaurò la grande pala d’altare, attribuita a Palma il vecchio, della chiesa di San Rocco a Gorizia, pesantemente danneggiata durante la guerra. Nel 1931 si occupò per oltre un anno del restauro dell’immenso affresco di Chistoph Tausch dedicato alla «Gloria di Sant’Ignazio» nella chiesa goriziana omonima.
Nel 1932 eseguì per l’editore Zanichelli una serie di sette tavole pubblicate nel volume «La Basilica di Aquileia»; tra il 1936 e il 1937 restaurò gli affreschi dell’abside del Santo titolare nella Cattedrale di San Giusto a Trieste e nel contempo venne chiamato a restaurare gli affreschi della cripta della Basilica di Aquileia: vi lavorò a più riprese contribuendo in maniera determinante a salvaguardare parte di un patrimonio artistico inestimabile.
Nel 1937 restaurò la pala d’altare della «Sacra Famiglia» nella chiesa di Dignano d’Istria ed eseguì il distacco, restauro e ricollocazione dell’affresco di Santa Barbara in Riva Castello (attuale viale D’Annunzio) di Gorizia. In occasione del 4.to centenario dall’apparizione della Beata Vergine del Monte Santo (1938 - 1939) si occupò del delicato restauro della tela dono del Patriarca Grimani nel 1544 al Santuario. Nel 1939 si dedicò, chiamato dal prof. Carlo Luigi Bozzi, all’allestimento del Museo di Storia e Arte di Gorizia.
Tra il 1940 e il 1941 si occupò del restauro del Teatro Romano di Trieste, nello stesso periodo scoprì la tela di San Michele Arcangelo del Bainville nella chiesa parrocchiale di Chiopris. Negli anni 1942 - 1944 restaurò gli affreschi tardo gotici della chiesa di Fratta e negli anni complessi 1943 - 1945 assolse anche il compito di Delegato podestarile per Lucinico presso il Comune di Gorizia, e nello stesso tempo consolidò e restaurò gli affreschi della cripta di Aquileia.
Nel 1944 decorò la chiesa parrocchiale di Brazzano eseguendo un crocifisso nel lunotto absidale. Nei due ultimi del secondo conflitto mondiale si dedicò ad affrescare il soffitto della chiesa di Santa Maria da Cortona a Tapogliano con l’immagine della Madonna Assunta tra gli angeli, restaurò gli affreschi della Camera della Pietà nella Casa Bertoli di Aquileia, costituì a Lucinico il Circolo Familiare Friulano, eseguì i ritratti di monsignor Enrico Marcon e di sua madre, decorò la chiesa parrocchiale di Mossa eseguendo in affresco sul soffitto tre grandi scene della vita di Sant’Andrea Apostolo e tra il 1945 e il 1947 restaurò gli affreschi trecenteschi nella chiesa parrocchiale di Terzo d’Aquileia, dipinse con decori la chiesa vicariale di San Vito a Vedrignano sul Collio e restaurò l’affresco di Sant’Antonio nella chiesa di San Giusto a Gorizia.
Negli ultimi anni di attività lavorò senza sosta restaurando le tele dei Lichtenreiter esposte nel Museo Provinciale di palazzo Attems - Petzenstein e nel Palazzo della Provincia. Nel 1948 venne eletto consigliere comunale tra le fila del partito della democrazia cristiana, e da ultimo restaurò nel 1949 gli affreschi superstiti della chiesa di Teodoro nella basilica di Aquileia. Il primo maggio del 1950 venne colpito da un male improvviso che non gli permise di continuare nella sua opera.
Morirà il 30 settembre del 1955, e nel 1968 con una solenne cerimonia la Scuola media di Lucinico venne intitolata al grande maestro Leopoldo Perco.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco
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