Francesco Spessot nacque a Farra d’Isonzo nel 1890.
Di intelligenza vivacissima e acuta, a diciassette anni in qualità di studente dello Staatsgymnasium di Gorizia intervenne sulla rivista «Le nuove pagine» e ricevette dal Ministero della pubblica istruzione di Vienna l’incarico (con relativa borsa di studio) per la raccolta di villotte friulane del Gradiscano. La ricerca sarebbe proseguita fino al 1925 e, a suo giudizio, sarebbero state raccolte oltre duemila voci.
Durante i corsi teologici nel Seminario Centrale goriziano, Francesco Spessot collaborò alla stampa cattolica della Contea di Gorizia, ma anche alla rivista «Forum Iulii», con un peculiare interesse per la storia regionale. Venne ordinato sacerdote nel 1914 e divenne cooperatore e catechista di Aquileia, che stava vivendo un eccezionale momento di scoperte e di studi, specie per l’epoca paleocristiana.
Ancora dibattuto il suo allontanamento da Aquileia e la controversa figura di Celso Costantini, futuro nunzio e cardinale, che nulla fece per difendere i suoi cappellani considerati filo austriaci, e in ogni caso la preparazione archeologica di Spessot avrebbe adombrato la figura di Costantini. Dalle carte esistenti nell’archivio storico parrocchiale di Aquileia si comprende che Francesco Spessot fu portato via dall’esercito italiano subito dopo un battesimo nell’ottobre del 1915, e nessun tipo di difesa o di aiuto è riscontrabile dal Costantini che non disse mai una parola in merito.
Fu «friulano», secondo l’identità specifica del Friuli austriaco o goriziano, maturata fra Vienna e Roma, fra Tirolo e Carniola. Nei rapporti, privilegiò i riferimenti alla Società filologica friulana, della quale fu uno dei primi soci, ed alla rivista «Studi Goriziani», del cui comitato direttivo fece parte dal 1953 al 1966. Fu Canonico onorario del Capitolo metropolitano dal 1948. Si ritirò nella sua Farra nel 1970, proseguendo l’attività di studioso e la collaborazione con istituzioni ed amici fino alla sua scomparsa, avvenuta il 14 luglio 1978.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco
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