Nata a Tunisi nel 1925, è stata una ricercatrice di Storia patria, di tradizioni e costumi locali esperta soprattutto delle tradizioni etnografiche del Friuli Venezia Giulia.
Fin da giovanissima si appassionò alle pellicole e alla cinematografia fondando a Gorizia, insieme al marito, il primo Cineclub della città. Si occupò per decenni della ricerca storica sul territorio, intervistando gli anziani dei borghi della Carnia, del Friuli e del Goriziano, filmando antiche consuetudini rituali e tradizionali che nel corso dei decenni sono andate perdute.
Collaborò assiduamente con la Società Filologica Friulana che ne valorizzò le competenze nel campo delle riprese cinematografiche per fissare su pellicola alcune feste tradizionali. Olivia Averso, durante le riprese, registrò a parte voci, suoni e rumori, che poi andranno a formare un unicum con le immagini.
Grazie all’interessamento della ricercatrice Andreina Nicoloso Ciceri, per questo straordinario lavoro di ricerca e analisi venne alla luce, già negli anni Settanta, uno straordinario tandem femminile che permise di raggiungere dei livelli di ricerca etnografica mai toccati fino a quel momento. Olivia Pellis scattò anche migliaia di foto di persone, cose, luoghi e ambienti interni ed esterni, molto interessanti e uniche, che andranno spesso a corredare articoli e saggi editi dalla Società Filologica sulle riviste «Sot la Nape» e «Ce fastu».
La sua competenza e passione la portarono a operare ricerche approfondite anche nella città di Gorizia e in particolare nel Borgo di San Rocco, ascoltando e registrando testimonianze di anziani contadini del rione e portando sostanziali e fondamentali contributi alla migliore comprensione del territorio.
È stata per decenni una ricercatrice e studiosa dei fondi archivistici presenti nel territorio del Goriziano, e le sue scoperte sono state pubblicate in centinaia di contributi monografici o in riviste specializzate come «Borc San Roc», che l’ha vista protagonista per oltre vent’anni.
Il Borgo San Rocco le assegnò nel 1991 il «Premio San Rocco» proprio per l’apporto che diede nella sua instancabile ricerca sul territorio.
Le sue documentazioni fotografiche e cinematografiche sono custodite presso la cineteca del «DAMS» di Gorizia e consultabili a chiunque voglia conoscere un mondo che è scomparso ma che rimane incredibilmente vivo nelle immagini, nei suoni e nei luoghi catturati dalla sua 8 millimetri.
Si è spenta a Gorizia il 3 dicembre 2023, all'età di 98 anni.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco
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