★ 3 settembre 1944, Vermegliano, frazione di Ronchi dei Legionari |
† 7 marzo 2021, Trieste |
sacerdote, insegnante, giornalista |
Chiamato familiarmente Renzo, nacque a Vermegliano, dove è cresciuto e si è formato nell’Azione Cattolica. Ordinato sacerdote, si occupò dei giovani sia a livello associativo che nel mondo della scuola.
Accanto alla scuola affiancò la passione per il giornalismo, vissuto come strumento per poter condividere tutto ciò che è genuinamente umano, dirigendo per lunghissimi anni il settimanale diocesano “Voce Isontina”. Uomo del dialogo e del confronto, è stato per quasi trent’anni assistente unitario dell’Azione Cattolica, lasciandosi guidare nella vita della Parola di Dio e vivendo nel concreto la carità cristiana.
Renzo Boscarol frequentò il seminario diocesano e 1° settembre del 1968, nella basilica di Aquileia, ricevette l’ordinazione sacerdotale dall’Arcivescovo mons. Pietro Cocolin. Svolse il suo primo incarico pastorale a S. Ignazio a Gorizia come vicario cooperatore e si occupò anche del settore Giovani di Azione Cattolica, con la funzione di vice assistente diocesano,
Nell’agosto 1972 fu nominato Segretario dell’Ufficio pastorale diocesano e, nel maggio 1975, vi divenne Prodirettore. Il 3 novembre 1977 l’arcivescovo Cocolin lo inviò, come cooperatore, nella parrocchia di S. Anna a Gorizia.
Il 30 dicembre 1978 ebbe ufficialmente inizio il suo mandato di direttore del Settimanale diocesano “Voce Isontina”, periodico al quale don Renzo collaborava già attivamente sin dai tempi del seminario e, nel contempo, venne anche nominato come addetto stampa della Curia diocesana. Negli anni della sua direzione, che si protrasse per oltre quattro vent’anni, ebbe accanto come vicedirettore lo scrittore e poeta Celso Macor e come presidente del Consiglio di amministrazione Arnolfo DeVittor.
Dal 1989 al 2003 fu anche direttore della rivista Borc San Roc, nata prima come Supplemento di «Voce Isontina» -, e, in seguito, edita direttamente dal Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco (Autorizzazione del Tribunale di Gorizia: Reg. n. 292 del 25-10-99). Sempre nell’ambito culturale ricopri altri incarichi di responsabilità nell’I.C.M. (Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei), nel centro studi “Senatore Rizzatti”, di cui era direttore della rivista “Iniziativa Isontina”, nonché nell’Istituto di storia sociale e religiosa.
Sempre nell’ambito della comunicazione e dell’attività editoriale, divenne Consigliere nazionale della Federazione italiana dei settimanali cattolici e ricoprì dei compiti anche nella Commissione triveneta per le comunicazioni sociali.
Il 1° ottobre 1987, ricevette dall’arcivescovo Bommarco l’incarico di dirigere l’Ufficio pastorale diocesano. Nell’ottobre 1991, ricevette anche l’incarico, mantenuto fino al 2017, di Assistente dell’Azione cattolica della diocesi di Gorizia. Nel novembre 2000, l’arcivescovo Dino De Antoni gli affidò l’incarico di amministratore parrocchiale della parrocchia dei Ss. Lorenzo e Domenica, di cui assunse il pieno affidamento dal 12 settembre 2001. Il 14 luglio 2009, don Renzo venne anche incaricato, in qualità di amministratore parrocchiale, del servizio pastorale della parrocchia di Santo Stefano di Vermegliano, frazione di Ronchi. Dal 2013 al 2018 resse il decanato di Duino – Monfalcone – Ronchi e dal 2001 al 2016 partecipò al Collegio dei consultori diocesano. Dal dicembre 2016 al settembre 2018, gli fu anche affidata la responsabilità di amministratore parrocchiale di Fogliano e Redipuglia.
A lungo fu anche insegnante nelle scuole della città di Gorizia. Di rilievo è stata anche la sua partecipazione all’associazione “Concordia et Pax” e l’impegno condotto in prima persona nella realizzazione pellegrinaggio annuale delle diocesi di Gorizia e Koper a Monte Santo – Svetagora.
Uomo del dialogo e del confronto, sempre guidato nella vita della Parola di Dio, ha vissuto nel concreto la carità cristiana.
È spirato all’alba di domenica 7 marzo 2021 nell’ospedale di Trieste, dove era ricoverato da alcune settimane a seguito delle conseguenze dell’infezione da Covid-19.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco |
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