Il Centro per le Tradizioni di Borgo San Rocco, la Biblioteca del Seminario Teologico Centrale di Gorizia e l'Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia hanno il piacere di invitarVi alla terza conferenza di "Itinerari Goriziani"
VENERDI' 1 DICEMBRE 2017 ORE 16.30
Biblioteca del Seminario teologico centrale di Gorizia, via del Seminario 7
Interventi dello storico e archivista Vanni Feresin su Maria e Teresa e le visite imperiali a Gorizia, di Isabella Sgoifo della Biblioteca del Seminario Teologico Centrale di Gorizia e della professoressa Liliana Ferrari dell'Università di Trieste.
DURANTE IL POMERIGGIO SARANNO MOSTRATI E SPIEGATI I CODICI AQUILEIESI MEDIOEVALI E GLI INCUNABOLI DI PROPRIETA' DELLA BIBLIOTECA, OLTRE A DOCUMENTI AUTOGRAFI DELL'IMPERATRICE MARIA TERESA.
Un'occasione veramente da non perdere!
La storia delle nostre terre è da secoli strettamente associata all'Austria e in particolar modo alla famiglia imperiale Asburgo e poi Asburgo - Lorena. Molte furono le visite imperiali che le cronache narrano a partire da quella di Carlo V del 1519, l'imperatore sul quale Impero non tramontava mai il sole, che visitò solamente la città di Trieste ma la storia ha immaginato la sua presenza anche a Gorizia e nella stessa città pernottò in una locanda di via Rastello, offrendo omaggi e titoli ai proprietari, ben tre storici narrarono la sua visita con dettagli di pura fantasia ma che sono rimasti presenti fino ai nostri giorni. Dal 1660 al 1900 ben sette imperatori furono presenti nel territorio: Leopoldo I, Carlo VI, padre di Maria Teresa, Giuseppe II per tre volte, Francesco primo nel 1816, nel 1825 e nel 1832, Ferdinando nel 1844 e Francesco Giuseppe primo venne ufficialmente nei nostri territori per ben cinque volte accolto in modo trionfale dalle popolazioni. Tutte le visite avevano delle liturgie laiche molto precise, derivanti dal ferreo cerimoniale spagnolo adottato alla corte imperiale fin dai tempi di Massimiliano I, e prevedevano incontri privati con la nobiltà, il clero e il popolo, nonché sfilate e l'illuminazione delle città per tutta la notte. Una grande assente fu l'Imperatrice Maria Teresa, la sua visita era già stata programmata nel dettaglio ma una improvvisa indisposizione non permise il giungere della Corte a Gorizia, e come racconta lo storico Carlo de Morelli "tutto si ammutolì in guisa, come se dal più chiaro giorno passati fossimo in un istante alla più buia notte".