Un grande momento di aggregazione il triduo pasquale del Borgo di San Rocco. Il pomeriggio del Giovedì santo le signore del Borgo hanno ben preparato i dolci tipici della Pasqua, "le fule" [un dolce povero ma antichissimo della tradizione mitteleuropea] che poi sono stati distribuiti alla fine della "Messa grande" nel giorno del "Resurrexit". Il Venerdì santo alle 15 e alle 19 monsignor Ruggero Dipiazza ha celebrato due azioni liturgiche con i canti antichissimi della tradizione cristiana, la corale del Borgo ha eseguito il "Crucem tuam" gregoriano, il "Popule meus" di Palestrina, "il Tjebe pojem" del compositore bulgaro Georgjev, "In Monte oliveti" di Giovanni Croce e lo "Stabat mater" del borghigiano Francesco Saverio Lasciac con armonizzazione del maestro Emil Komel, direttore della Corale dal 1895 al 1948. La notte di Pasqua [20 aprile], con un cielo stellato, si è benedetto il fuoco nuovo, l'acqua lustrale, il cero e la luce del Cristo risorto ha illuminato la Chiesa del Borgo, la Corale del Borgo ha eseguito la "Missa Aquilejensis" di Augusto Cesare Seghizzi. La domenica di Pasqua [21 aprile] il nuovo parroco dell'unità pastorale del centro storico, don Nicola Ban, alle 8 e mezza ha celebrato la prima messa con i canti popolari della tradizione pasquale, poi don Fulvio Marcioni, neo decano della città di Gorizia, ha presieduto la pluricentenaria processione del "Resurrexit" per le antiche vie del Borgo: via Veniero, via Garzarolli, via Aprica, via Faiti, via della Bona, via Baiamonti, piazza San Rocco. Alle 10.15 monsignor Ruggero ha pontificato la messa pasquale con l'accompagnamento della corale del Borgo che per l'occasione ha eseguito magistralmente la Missa Secunda pontificalis di Lorenzo Perosi e i canti della tradizione più antica, oltre 500 fedeli del Borgo hanno partecipato alla grande liturgia del giorno di Pasqua. Al termine della messa grande festa sul sagrato con i cibi tradizionali per tutti offerti dal Centro per le Tradizioni e il concerto della banda filarmonica di Fiumicello "Tita Michelas".
Un grazie a tutti i volontari del "Centro per le Tradizioni" che hanno aiutato nella pulizia dei cortili, della centa della Chiesa, nell'addobbo dell'antico Borgo e in particolare Silva e Pepi Marchi per gli addobbi del Campo Baimonti e della fontana obelisco in piazza San Rocco. Un grazie a tutte le signore e signorine che hanno portato con grande orgoglio il "tabin", l'abito della tradizione sanroccara, a tutte le signore che hanno curato il rinfresco finale nel cortile della Chiesa, un grazie sentito ai portatori del baldacchino e degli stendardi, alla corale del borgo, diretta da Giada Piani e all'organo Vanni Feresin per i giorni di faticoso e gioioso impegno, e a tutti i cantori giovani e antichi, nonché a tutte le famiglie del Borgo che hanno ben addobbato le loro finestre per far festa al Signore risorto che faceva visita alle loro vie.
Grazie di cuore a tutti.