Sergio Tavano nasce a Gorizia (1928), si laurea in Lettere Classiche all’Università di Trieste e vi lavora dapprima come assistente volontario e poi dal 1973 come docente di Storia dell’arte bizantina, Archeologia cristiana e Storia dell’arte paleocristiana e altomedioevale.
Conduce ricerche e studi su Aquileia, Grado, Cividale, Trieste, Parenzo, Pola, Venezia, San Canzian d’Isonzo, allargando l’orizzonte verso il Mediterraneo orientale e specialmente su Costantinopoli, l’attuale Istanbul.
Partecipa a molti congressi internazionali di studio, concorre da sempre allo sviluppo delle «Settimane di studio Aquileiesi», tiene conferenze in Regione, nelle maggiori città italiane, oltre che in Istria e Dalmazia.
Si è adoperato direttamente alla fondazione della sezione italiana di «Italia Nostra», degli «Incontri Culturali Mitteleuropei», dell’«Istituto di Storia Sociale e Religiosa»; di quest’ultimo è stato anche presidente. È stato tra l’altro Presidente del Centro Studi «Sen. A. Rizzatti», Deputato Emerito della Deputazione di Storia patria per il Friuli ma anche della Deputazione di Storia patria per la Venezia Giulia di cui è presidente dal 2000, è socio dell’Accademia delle Scienze e Arti di Udine, della Deputazione di Storia per la Dalmazia di Roma, della Società di Minerva di Trieste e della Slovenska akademia znanosti in umetnosti di Lubiana.
Fa parte dei comitati di redazione di vari periodici tra cui le «Memorie Storiche Forogiuliensi», «Studi goriziani», «Quaderni giuliani di storia», «Ce fastu?», «Acta Historiae Artis Slovenica», «Borc San Roc». La sua bibliografia generale supera le mille unità toccando fenomeni e problemi di interesse storico, culturale e artistico, indagati nei territori compresi tra l’Adriatico e l’Europa centrale, ma anche Dalmazia, Grecia e Asia Minore.
Tra le opere dalla consistenza monumentale si annoverano Aquileia cristiana (1972), L’immagine di Gorizia (1974), Le cattedre di Grado (1975), Il Castello di Gorizia (1978), Storia dell’arte nel Friuli Venezia Giulia (1984), Aquileia e Grado (1986), I monumenti fra Aquileia e Gorizia (1988), Romani e Longobardi (1990), Il Tempietto longobardo di Cividale (1990), Gorizia e il mondo di ieri (1991), Aquileia e Gorizia: un tesoro in comune (1993), Medioevo goriziano (1994), Gorizia e la sua Contea (2001), Il Duomo di Gorizia (2002); nel 2007 ha curato la traduzione dell’opera Das Dom von Aquileia nel centenario della redazione.
Giornalista pubblicista collabora da decenni con tutte le maggiori testate giornaliste regionali e nazionali.
È stato Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno per volontà di papa Giovanni Paolo II (1985), Premio San Rocco (1989), Premio SOMS alla Carriera (2006), Premio Santi Ilario e Taziano Città di Gorizia (2007) e Commendatore al merito della Repubblica (2007).
È scomparso la mattina del 14 febbraio 2025.
Dalla produzione editoriale del Centro Tradizioni di Borgo San Rocco
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