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Il numero unico 22 è suddiviso in due parti, “dal borgo...” e “dalla città...” mantenendo quello stretto legame tra l’idea fondativa della rivista e la necessità di aprirsi a tutta la città di Gorizia. Così si parla della Piazza Sant’Antonio, della famiglia Sillig di via San Pietro, del cimitero presso San Pietro, di don Onofrio Burgnich [già parroco di San Rocco] e del maestro compositore Emil Komel. Per quanto concerne la città si riporta alla memoria la figura di Carlo Michaelstaedter e i diari di Virginia ed Enrica Marinaz, nonché un interessante articolo dedicato ai salari e alle pensioni nella Contea Settecentesca, il friulano è lasciato alla poesia di Celso Macor e alla prosa di Paolo Viola.
AUTORI: Renato Madriz, Alessandro Quinzi, Diego Kuzmin, Vanni Feresin e Laura Madiz Macuzzi, Liubina Debeni Soravito, Guido Bisiani, Vanni Feresin, Sergio Tavano, Antonella Gallarotti, Paolo Viola, Celso Macor, Paolo Sluga, Giorgio Ciani.
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I CONTENUTI
I CONTENUTI
Nasce nel 1989 come rivista storica, un numero unico annuale che racchiude le ricerche e i contributi degli studiosi Goriziani. Un particolare occhio di riguardo alla lingua friulana, una ricerca attenta della storia del Borgo e anche una corretta apertura alla città di Gorizia. Da tre decenni è una rivista che, con competenza e analiticità, cerca di leggere i fatti storici, le vicende dimenticate, i particolari della vita, della società, del lavoro, di portare alla memoria personalità, personaggi, famiglie significative e opere di pregio che costruiscono il grande mosaico culturale che è il territorio del goriziano.
Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco
Via Veniero 1 - 34170 GORIZIA
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