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ANNIVERSARI GORIZIANI (introduzione del direttore Vanni Feresin)
Una delle caratteristiche che danno significato e sapore alla rivista «Borc San Roc» è quella di aver, fin dai primi numeri, voluto essere documento intelligente di vita borghigiana ma anche conoscenza e coscienza viva della città di Gorizia. Certamente più gli anni passavano più si rischiava di rimanere isolati al Borgo di San Rocco, ma ciò non è accaduto. Con il tempo le voci e gli autori si sono modificati e avvicendati portando idee nuove, progetti, racconti e ricerche di grande spessore scientifico. Certamente nell'orizzonte culturale del Goriziano il numero unico annuale rimane una grande sfida editoriale che non può non tenere in considerazione ciò che accade in quella che fu la Provincia di Gorizia, ormai soppressa. Tenendo ben presenti le finalità e non stravolgendo la struttura consolidata della rivista, in questo ventinovesimo numero di «Borc San Roc» saranno valorizzati in modo preciso alcuni centenari significativi della città di Gorizia e del Goriziano che non potevano passare inosservati.
La ricerca storica specifica rimane un caposaldo di «Borc San Roc» e certamente un plauso va agli autori che di anno in anno danno continuità con le loro competenze specifiche a questo angolo di storia locale: frammenti che compongono un grande mosaico di conoscenza utile alla lettura del passato e alla comprensione di epoche storiche, vicende, storie, persone, eventi di un territorio ricco e tante volte troppo poco studiato. Non sono passati inosservati i tre grandi tricentenari che segnano il 2017: la famiglia degli Eggenberg e la Contea di Gradisca, l'incoronazione della Sacra Effigie del Monte Santo e la nascita di Maria Teresa. I tre importanti argomenti sono stati trattati però con tagli differenti e approfondendo particolari poco o per nulla noti. Gli storici si sono soffermati a commentare documenti archivistici, vicende, avvenimenti e particolarità legate al territorio che vanno a colmare alcune lacune e permettono di procedere ad ulteriori approfondimenti. Cercare di apportare novità storiche e spunti di riflessione sono peculiarità della rivista per incrementare il patrimonio culturale e mettendolo a disposizione di tutti per dare il modo di continuare nello studio e nella ricerca.
Non è mancata una lettura particolare degli eventi di Caporetto del 1917 con la pubblicazione di un saggio che racconta la presenza di un poeta inglese proprio nel territorio del Goriziano in quei cruciali anni del primo conflitto mondiale. Uno sguardo al Borgo di San Rocco è sempre possibile, anche se in quasi trent'anni è stato scritto moltissimo. Ci sono, anno dopo anno, sempre piccoli ulteriori tasselli: così di Antonio Lasciac, architetto nativo di San Rocco, si trovano nuovi lavori da commentare e sviscerare, palazzo Lantieri è un luogo che nasconde meravigliosi tesori inediti e non poteva mancare un anniversario importante per il Borgo e cioè i 50 anni di presenza pastorale di monsignor Ruggero Dipiazza, attraverso un racconto dal taglio familiare. I rioni di Gorizia sono una fonte inesauribile di ricordi e racconti, non manca la lettura di documenti medioevali legati al patriarcato di Aquileia che per secoli è stata una istituzione fondamentale del territorio sia friulano, sia imperiale, e poi il ricordo di personaggi importanti per San Rocco o per il Goriziano.
La rivista è un momento importante dell'anno, è un luogo dello spirito di Gorizia e del Goriziano, si caratterizza da sempre per le tante intuizioni, per la lucidità degli studi e per la profondità delle ricerche che danno fisionomia a una città che ha ancora molto da raccontare.
AUTORI: Vanni Feresin , Diego Kuzmin , Cristiano Meneghel , Christian Massaro , Alessio Bassani , Gioacchino Grasso , Andrea Nicolausig – Vanni Feresin – Luca Olivo , Liliana Mlakar , Ivan Portelli , Antonella Gallarotti , Liubina Debeni Soravito , Giulio Tavian , Paolo Sluga , Anna Bombig
Mauro Ungaro
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I CONTENUTI
I CONTENUTI
Nasce nel 1989 come rivista storica, un numero unico annuale che racchiude le ricerche e i contributi degli studiosi Goriziani. Un particolare occhio di riguardo alla lingua friulana, una ricerca attenta della storia del Borgo e anche una corretta apertura alla città di Gorizia. Da tre decenni è una rivista che, con competenza e analiticità, cerca di leggere i fatti storici, le vicende dimenticate, i particolari della vita, della società, del lavoro, di portare alla memoria personalità, personaggi, famiglie significative e opere di pregio che costruiscono il grande mosaico culturale che è il territorio del goriziano.
Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco
Via Veniero 1 - 34170 GORIZIA
COD. FISC. 80006450318 info@borcsanroc.it