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Pubblicazioni > BORC SAN ROC > indice
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BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2018
BORC SAN ROC 2018 [30]
NELLA STORIA (editoriale del direttore Vanni Feresin)
Con questo brevissimo motto potremmo sintetizzare il lavoro che da esattamente trent’anni la rivista «Borc San Roc» compie a favore del Borgo di San Rocco e della città di Gorizia. L’editore del numero unico annuale, il Centro per la Conservazione e la Valorizzazione delle Tradizioni Popolari di Borgo San Rocco, giunge nel 2018 ai suoi primi 45 anni di attività ed è intuibile come fin dall’inizio della sua opera e dei suoi fini sociali mise a caposaldo la necessità di perseguire un sistematico rapporto con il territorio locale poiché, già nel lontano 1973, i valori tradizionali stavano perdendo quella centralità che avevano avuto nei secoli precedenti. Così nacque quella felicissima intuizione fondativa di valorizzare ciò che la storia insegnava e insegna, guardando all’esempio e agli esempi del passato, analizzando quella Storia goriziana così poco conosciuta ma con metodo e con lo scrupolo scientifico, stando al tempo stesso profondamente radicati nella storia in un tempo di cambiamento, di grande fermento tecnologico e comunicativo, di mutamento del substrato sociale che vediamo farsi innanzi con velocità impensabili.
La rivista è rimasta però un momento centrale per la vita cittadina e del Borgo: nei trent’anni di attività ha voluto segnare con chiarezza una strada, non senza difficoltà ma sempre con coerenza e competenza. Gli studiosi e i direttori hanno compreso le finalità editoriali, che poi erano quelle del sodalizio, e con merito si sono dimostrati generosi e assidui nel mantenere fede a un impegno anche gravoso. La ricerca archivistica è di Vanni Feresin direttore per sua stessa natura un lavoro molto delicato e complicato: la storia raccontata dalle carte custodite nei vari centri di conservazione va ricercata con metodica conoscenza, con umiltà, con tanta pazienza e talvolta i risultati ottenuti non corrispondono al progetto iniziale. Molto spesso il ricercatore amatoriale o professionista deve arrendersi all’idea di non poter portare a compimento la sua fatica, ma al tempo stesso può trovare altri ideali affluenti o sbocchi inimmaginabili che le stesse carte consultate gli faranno indagare, addirittura con maggior soddisfazione. Ciò è riscontrabile e ben visibile in tutte le ricerche che la rivista ha ospitato fin dal novembre del 1989, e si può intravedere e leggere tra le migliaia e migliaia di righe la gioia che ha provato e prova uno studioso quando riesce a scoprire una data precisa, un nome, una data di nascita, a correggere un’indicazione errata, a ritrovare persone dimenticate, eventi lontani, piccole e grandi storie di vita che scrivono la storia di un territorio meraviglioso e tante volte inesplicabile. Nei trent’anni di vita della rivista «Borc San Roc» si sono succeduti quattro direttori don Lorenzo Boscarol, Dalia Vodice, Erika Jazbar e il sottoscritto, oltre a decine e decine di autori, alcuni molto prolifici altri presenti magari in un solo numero, a tutti va il merito di aver dato vita e continuità a una vera e propria Antologia di storia Goriziana.
In questo trentesimo numero si raggiungono i venti autori con altrettanti articoli. Si è voluto dare ampio spazio alla ricerca archivistica, contando sul SINC 5 supporto di giovani studiosi e ricercatori che travalicano i confini della ex provincia. In occasione del trentesimo Borc si è deciso di modificare alcuni aspetti della grafica generale per meglio valorizzare gli stessi contributi: l’artista Aretha Battistutta descrive in apertura con i suoi disegni ogni singolo articolo e le aree maggiori sono suddivise dai meravigliosi e intensi bozzetti del maestro Franco Dugo. Tutta la rivista è segnata da questa continuità stilistica, un sincero ringraziamento a Dugo per averci fatto dono di queste sue chine e acquerelli che fanno tutte parte della serie dedicata a «Spoon River». Questa raccolta di poesie dell’americano Edgar Lee Master descrive i volti e le storie di alcuni fantasiosi personaggi di un’immaginaria cittadina dell’Illinois attraverso gli epitaffi di ciascuno. Sono storie che rimandano alle passioni, ai drammi e alla tragicità quotidiana della vita. A questi scritti e a questa produzione il maestro Franco Dugo è molto legato, avendo interpretato in gioventù anche teatralmente una di queste leggendarie figure. La scelta è stata accolta anche per sottolineare che la rivista è sempre stata un luogo di memoria e questi volti, queste storie immaginarie, sono una rappresentazione artistica, una allegoria di storie vere, di vite vissute e di racconti appassionati.
Come per tradizione consolidata si è mantenuta la suddivisione per macro aree dedicando il primo sedicesimo della rivista alla Prima Guerra Mondiale e in particolare al periodo compreso tra il 1915 e il 1918 con la pubblicazione integrale del diario di guerra di Francesco Codellia. Si è lasciato ampio spazio alla storia del Borgo di San Rocco e a quella della città tenendo ben presenti numerosi anniversari goriziani come i 200 anni del nuovo seminario, i 150 anni dalla fondazione della Ginnastica Goriziana, i 70 anni dalle prime elezioni amministrative e i 50 anni dalla vittoria della canzone «Quarantaquattro gatti» allo Zecchino d’Oro interpretata da una «piccola» borghigiana di San Rocco. Si sono poi descritte le vite e le opere di alcuni illustri personaggi del mondo culturale e sociale goriziano, come il compianto professore Gioacchino Grasso prolifico autore della rivista «Borc San Roc» ed espertissimo conoscitore della vita musicale cittadina, in particolare dello storico Teatro di Società. Non si è potuto tralasciare il ricordo del poeta Celso Macor, nel ventesimo anniversario della scomparsa, con una lucida rilettura svolta con competenza assoluta dallo studioso professor Gabriele Zanello, sempre sostenuto e consigliato dalla signora Laura Stabon Macor che tiene giustamente vivo il ricordo e il lavoro del consorte.
Una novità dedicata al numero 30 della rivista è la presenza di un ultimo sedicesimo contenente una lunga intervista al professor Sergio Tavano, goriziano, accademico, storico e storico dell’arte, che rilegge in modo sempre sorprendente la storia, la vita, le virtù e le criticità della città di Gorizia. Nella stessa sezione viene proposto un contributo di Tavano dedicato alla riscoperta di un documento in tedesco del 1503 proveniente dalla Cancelleria Imperiale, nel quale si cita per la prima volta il vitigno della ribolla gialla.
Il numero unico annuale propone una varietà di temi suggestivi, con un occhio sempre vigile sul Borgo di San Rocco, su Gorizia e il Goriziano. Certamente le peculiarità della rivista e le finalità per le quali venne alla luce permangono immutate e questo suo essere nella storia le ha portato continuità e fortuna. È stata sempre un momento di confronto, d’incontro di idee, di analisi e di sintesi. In un tempo di scritture rapide e incoerenti, di memorie sfuggevoli e di disincanto digitale rimane un’opera tangibile della cultura Goriziana.
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2017
BORC SAN ROC 2017 [29]
ANNIVERSARI GORIZIANI (introduzione del direttore Vanni Feresin)
 Una delle caratteristiche che danno significato e sapore alla rivista «Borc San Roc» è quella di aver, fin dai primi numeri, voluto essere documento intelligente di vita borghigiana ma anche conoscenza e coscienza viva della città di Gorizia. Certamente più gli anni passavano più si rischiava di rimanere isolati al Borgo di San Rocco, ma ciò non è accaduto. Con il tempo le voci e gli autori si sono modificati e avvicendati portando idee nuove, progetti, racconti e ricerche di grande spessore scientifico. Certamente nell'orizzonte culturale del Goriziano il numero unico annuale rimane una grande sfida editoriale che non può non tenere in considerazione ciò che accade in quella che fu la Provincia di Gorizia, ormai soppressa. Tenendo ben presenti le finalità e non stravolgendo la struttura consolidata della rivista, in questo ventinovesimo numero di «Borc San Roc» saranno valorizzati in modo preciso alcuni centenari significativi della città di Gorizia e del Goriziano che non potevano passare inosservati.
La ricerca storica specifica rimane un caposaldo di «Borc San Roc» e certamente un plauso va agli autori che di anno in anno danno continuità con le loro competenze specifiche a questo angolo di storia locale: frammenti che compongono un grande mosaico di conoscenza utile alla lettura del passato e alla comprensione di epoche storiche, vicende, storie, persone, eventi di un territorio ricco e tante volte troppo poco studiato. Non sono passati inosservati i tre grandi tricentenari che segnano il 2017: la famiglia degli Eggenberg e la Contea di Gradisca, l'incoronazione della Sacra Effigie del Monte Santo e la nascita di Maria Teresa. I tre importanti argomenti sono stati trattati però con tagli differenti e approfondendo particolari poco o per nulla noti. Gli storici si sono soffermati a commentare documenti archivistici, vicende, avvenimenti e particolarità legate al territorio che vanno a colmare alcune lacune e permettono di procedere ad ulteriori approfondimenti. Cercare di apportare novità storiche e spunti di riflessione sono peculiarità della rivista per incrementare il patrimonio culturale e mettendolo a disposizione di tutti per dare il modo di continuare nello studio e nella ricerca.
Non è mancata una lettura particolare degli eventi di Caporetto del 1917 con la pubblicazione di un saggio che racconta la presenza di un poeta inglese proprio nel territorio del Goriziano in quei cruciali anni del primo conflitto mondiale. Uno sguardo al Borgo di San Rocco è sempre possibile, anche se in quasi trent'anni è stato scritto moltissimo. Ci sono, anno dopo anno, sempre piccoli ulteriori tasselli: così di Antonio Lasciac, architetto nativo di San Rocco, si trovano nuovi lavori da commentare e sviscerare, palazzo Lantieri è un luogo che nasconde meravigliosi tesori inediti e non poteva mancare un anniversario importante per il Borgo e cioè i 50 anni di presenza pastorale di monsignor Ruggero Dipiazza, attraverso un racconto dal taglio familiare. I rioni di Gorizia sono una fonte inesauribile di ricordi e racconti, non manca la lettura di documenti medioevali legati al patriarcato di Aquileia che per secoli è stata una istituzione fondamentale del territorio sia friulano, sia imperiale, e poi il ricordo di personaggi importanti per San Rocco o per il Goriziano.
La rivista è un momento importante dell'anno, è un luogo dello spirito di Gorizia e del Goriziano, si caratterizza da sempre per le tante intuizioni, per la lucidità degli studi e per la profondità delle ricerche che danno fisionomia a una città che ha ancora molto da raccontare.

AUTORI: Vanni Feresin , Diego Kuzmin , Cristiano Meneghel , Christian Massaro , Alessio Bassani , Gioacchino Grasso , Andrea Nicolausig – Vanni Feresin – Luca Olivo , Liliana Mlakar , Ivan Portelli , Antonella Gallarotti , Liubina Debeni Soravito , Giulio Tavian , Paolo Sluga , Anna Bombig
Mauro Ungaro
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2016
BORC SAN ROC 2016 [28]
MEMORIA, CONTINUITÀ E INNOVAZIONE
Nel panorama culturale goriziano la rivista «Borc San Roc» riveste un ruolo di grande importanza. Fin dal 1989 continua a proporre con competente e autorevole continuità saggi scientifici sulla storia locale con interessanti analisi e scoperte storiche che meglio identificano la fisionomia mitteleuropea della città di Gorizia e del suo territorio. Non è scontato, in questi tempi, che una rivista si occupi esclusivamente di ricerca archivistica, contando sul supporto di giovani studiosi e ricercatori che travalicano i confini giuliani.
In questo ventottesimo numero si contano ben 14 contributi suddivisi in cinque macro aree, ognuna delle quali si apre con una bella immagine del Borgo di San Rocco proposta ed elaborata dalle geniali mani dell’artista Aretha Battistutta con la quale è iniziata una fruttusa collaborazione già nel numero precedente.
L’area dedicata alla prima guerra mondiale propone una novità nel campo della storia del Goriziano e nella fattispecie la descrizione del nuovo sito internet dedicato alle chiese distrutte tra il 1915 e il 1918, con la presentazione della scheda della chiesa di San Rocco e la pubblicazione di alcune immagini tratte proprio dall’Archivio Storico Parrocchiale.

AUTORI: Vanni Feresin, Marco Plesnicar, Federico Bulfone Gransinigh, Alessio Bassani, Christian Massaro, Ivan Portelli, Andrea Nicolausig, Luca Olivo, Cristiano Meneghel, Paolo Sluga, Liliana Mlakar, Giulio Tavian ,Gioacchino Grasso, Antonella Gallarotti, Alex Pessotto
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2015
BORC SAN ROC 2015 [27]
Memoria, tradizione e novità
Con queste tre parole si può sintetizzare il senso della rivista Borc San Roc n.o 27: Memoria perché una comunità o un territorio senza memoria manca di una propria fisionomia, di una connotazione peculiare, di una piena coscienza, Tradizione nel suo significato originario e intrinseco, dal latino traditionem derivante da tràdere per indicare il consegnare o il trasmettere, e Novità in quanto non si può valorizzare e trasmettere il patrimonio culturale senza un investimento e una riflessione sul nuovo, sul bello e sul futuro.

AUTORI: Cristiano Meneghel, Sergio Tavano, Mauro Ungaro, Liliana Mlakar, Fulvio Alesani, Gabriele Zanello, Federico Bulfone Gransinigh, Giada Piani, Andrea Nicolausig, Diego Kuzmin, Luca Olivo, Giulio Tavian, Gioacchino Grasso, Liubina Debeni Soravito, Vanni Feresin

 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2014
BORC SAN ROC 2014 [26]
La rivista Borc San Roc, giunta nel 2014 alla ventiseiesima edizione, è un caposaldo delle iniziative culturali promosse dal Centro per la Conservazione e la Valorizzazione delle Tradizioni Popolari di Borgo San Rocco - Gorizia ONLUS. Il numero unico annuale ha una sua fisionomia ben precisa e negli anni ha mantenuto un carattere prettamente scientifico, dando sempre spazio rilevante alla ricerca archivistica qualificata e a quella direttamente sul territorio del Borgo di San Rocco e della città di Gorizia.
Anche in questo numero 26, concomitante con il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, si è voluta mantenere la tradizionale struttura della rivista, pur nell’innovazione grafica e avvicinando firme nuove provenienti anche da fuori provincia.

AUTORI: Andrea Nicolausig, Cristiano Meneghel, Diego Kuzmin, Giulio Tavian, Alessio Bassani, Vanni Feresin, Gioacchino Grasso, Liubina Debeni Soravito, Anna Bombig, Luca Olivo, Paolo Sluga, Tamara Badini, Sergio Tavano, Alex Pessotto, Mauro Ungaro, Vladimir Petrov
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2014
BORC SAN ROC - INDICI N.1-25
Nel novembre del 1989 nacque la rivista “Borc San Roc”. L’uscita del numero unico rimarrà sempre legata al mese di novembre, proprio per sottolienare l’importanza della festa del Ringraziamento che si svolge o la seconda o la terza domenica del mese (una data vicina all’11 novembre, memoria di San Martino). Il primo direttore, che assolverà con grande competenza e passione il suo compito per 15 anni, sarà don Lorenzo Boscoral al quale succederanno Dalia Vodice, Erika Jazbar e nel 2014 Vanni Feresin. In questi cinque lustri il numero unico “Borc San Roc” ha visto crescere l’interesse della città e della regione intorno agli studi e agli approfondimenti che gli storici e i ricercatori del Goriziano, di anno in anno. “Borc San Roc” resta una delle poche riviste di ricerca storica scientifica della città di Gorizia e negli anni l’unicità di questa pubblicazione è anche legata alla valorizzazione della lingua friulana.
Proprio per tutte queste ragioni era necessario procedere al lavoro di indicizzazzione del numero unico [a cura della dott.ssa Antonella Gallarotti] che aiuterà i ricercatori e gli storici a individuare con maggiore puntualità e rapidità gli autori, gli argomenti, i luoghi e i nomi che in 25 anni di studi sono stati raccolti dalle mani esperte di decine di appassionati, competenti e precisi studiosi e storici
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2013
BORC SAN ROC 2013 [25]
Il numero 25 della rivista è dedicato in buona parte al quarantesimo anniversario di fondazione del sodalizio del borgo il “Centro per la conservazione e valorizzazione delle Tradizioni Popolari” con alcuni articoli di approfondimento di Renato Madriz, Mauro Ungaro e Marco Lutman.
All’interno trovano spazio numerosi articoli storici legati a particolari importanti della città di Gorizia e del Borgo di San Rocco.

AUTORI: Renato Madriz, Mauro Ungaro, Marco Lutman, Ivan Ciacchi e Tania Giassi, Roberta Capitano, Andrea Nicolausig, Vanni Feresin, Paolo Sluga, Antonella Gallarotti, Gioacchino Grasso, Diego Kuzmin, Paolo Viola, Sergio Tavano.
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2012
BORC SAN ROC 2012 [24]
Il numero 24 della rivista mantiene il suo carattere essenzialmente legato al Borgo di San Rocco e alla vita rurale di un tempo con approfondimenti di Renato Madriz e Andrea Nicolausig. Interessanti gli articoli sul Monte Santo, l’archivio dei Levetzow Lantieri e il centenario del Seminario di Gorizia, oggi sede universitaria, nonché la ricerca dell’architetto Kuzmin sulla villa del Rafut di Antonio Lasciac. Sergio Tavano ricorda Enrico Rocca e Maria Cavazzutti, Marco Plesnicar narra del centenario del manicomio “Francesco Giuseppe I”, Silvani Cavazza ricorda lo storico Giogio Ciani e il friulano è per mano di Paolo Sluga.

AUTORI: Renato Madriz, Andrea Nicolausig, Vanni Feresin, Marco De Stefani, Angiola Maria Restaino, Lucia Pillon, Diego Kuzmin, Sergio Tavano, Marco Plesnicar, Gioacchino Grasso, Paolo Sluga, Paolo Viola, Silvano Cavazza.
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2011
BORC SAN ROC 2011 [23]
La rivista 23 si occupa dell’approfondimento sia di tematiche legate e care al Borgo di San Rocco sia alla città di Gorizia. L’apertura è lasciata alla figura di Oscar Ulm celeberrimo musicologo, giornalista e critico d’arte a cavallo tra XIX e XX secolo, nacque nel Borgo di San Rocco in via Vogel, altri tre articoli si occupano di vicende del rione, “Riconoscimenti al mondo rurale di San Rocco nel 1884”, “Sull’archivio della parrocchia e la sua valorizzazione”, “Alcune pergamene Sanroccare” e “Coldiretti: la tutela della cura”.
Legati alla città di Gorizia invece i testi sul risorgimento cittadino, avvenimenti goriziani del 1861 e su alcuni personaggi come Oliviero Stua, Guglielmo Pincherle e Antonio Maria Aquina Sigl.

AUTORI: Marco Plesnicar, Giorgio Ciani, Lucia Pillon, Vanni Feresin, Renato Madriz, Sergio Tavano, Antonella Gallarotti, Paolo Sluga, Gioacchino Grasso, Liubina Debeni Soravito, Paolo Viola.
 
BORC SAN ROC
anno di pubblicazione: 2010
BORC SAN ROC 2010 [22]
Il numero unico 22 è suddiviso in due parti, “dal borgo...” e “dalla città...” mantenendo quello stretto legame tra l’idea fondativa della rivista e la necessità di aprirsi a tutta la città di Gorizia. Così si parla della Piazza Sant’Antonio, della famiglia Sillig di via San Pietro, del cimitero presso San Pietro, di don Onofrio Burgnich [già parroco di San Rocco] e del maestro compositore Emil Komel. Per quanto concerne la città si riporta alla memoria la figura di Carlo Michaelstaedter e i diari di Virginia ed Enrica Marinaz, nonché un interessante articolo dedicato ai salari e alle pensioni nella Contea Settecentesca, il friulano è lasciato alla poesia di Celso Macor e alla prosa di Paolo Viola.

AUTORI: Renato Madriz, Alessandro Quinzi, Diego Kuzmin, Vanni Feresin e Laura Madiz Macuzzi, Liubina Debeni Soravito, Guido Bisiani, Vanni Feresin, Sergio Tavano, Antonella Gallarotti, Paolo Viola, Celso Macor, Paolo Sluga, Giorgio Ciani.
 
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Nasce nel 1989 come rivista storica, un numero unico annuale che racchiude le ricerche e i contributi degli studiosi Goriziani. Un particolare occhio di riguardo alla lingua friulana, una ricerca attenta della storia del Borgo e anche una corretta apertura alla città di Gorizia. Da tre decenni è una rivista che, con competenza e analiticità, cerca di leggere i fatti storici, le vicende dimenticate, i particolari della vita, della società, del lavoro, di portare alla memoria personalità, personaggi, famiglie significative e opere di pregio che costruiscono il grande mosaico culturale che è il territorio del goriziano.
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Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco
Via Veniero 1 - 34170 GORIZIA
COD. FISC. 80006450318
info@borcsanroc.it

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