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15 agosto 1872: Lunedì scorso fu per gli abitanti di S. Rocco un giorno di singolare letizia. S. A. Rev.ma il Principe Arcivescovo degnavasi di venire in mezzo ad essi a benedire le tre nuove campane gettate qui in Gorizia dai valenti maestri Sebastiano Broili e G. Batta de Poli. Celebrata la S. Messa nella parrocchiale di S. Rocco, l’arcivescovo accompagnato dal clero portassi nell’orto vicino dov’erano collocati i sacri bronzi per la benedizione. Il popolo affollato vi assisteva con edificante pietà ed istruzione prima nei sacri riti della funzione ne seguiva con attenzione le solenni cerimonie. Tra gli evviva a Pio IX ed al Principe Arcivescovo, tra gli spari di mortai, e il lieto suono delle nuove campane, si compiva questa bella funzione.
Il carnevale goriziano, in altri tempi, veniva festeggiato con una serie di manifestazioni caratteristiche di questo periodo pre quaresimale, che culminavano il “Martedì grasso” e si concludevano definitivamente il giorno successivo, dedicato questo alle delizie dei beoni. La rievocazione dei nostri padri ci reca immagini di feste spettacolari, confuse a mascherate esilaranti attraverso la città, e cavalchine gioiose nell’elegante cornice del Teatro di Società.
Il muro di San Rocco, un frammento di storia cittadina
Il Centro per le Tradizioni si è occupato della pulizia, salvaguardia e ripristino dell’antico passaggio
La plurisecolare sagra di San Rocco nacque nella notte dei tempi, si fa risalire al 23 agosto 1500. Nei secoli la festa si è perfezionata diventando un momento fondamentale di aggregazione per la città di Gorizia. Dal 1973 è curata dal “Centro per le Tradizioni” che di occupa della complessa organizzazione della plurisecolare sagra. Nei tempi recentissimi alcune novità importanti hanno ancora maggiormente caratterizzato l’evento agostano, infatti, oltre alla classica pesca di beneficenza e alle due immancabili tombole, si possono acquistare libri, di vario genere, a peso, la prima domenica di sagra è dedicata alla rassegna di arte campanaria (a partire dal 1976) che vede confrontarsi gruppi del Goriziano e della Slovenia, il Centro per le Tradizioni si occupa di realizzare mostre a tema nella vicina Sala Incontro, alcuni pomeriggi sono dedicati o alla presentazione di libri di autori locali o a conferenze sulle tradizioni eno - gastronomiche. La sagra in quanto tale continua ad appassionare i goriziani, e non solo, e anche se i secoli trascorrono lei conserva sempre la freschezza giovanile e caratterizza la fisionomia di un borgo antico.
Dal 1981 il Centro per le Tradizioni si occupa della realizzazione del Calendario in lingua friulana, in 35 anni sono stati toccati una molteplicità di temi: tradizioni agricole, storia cittadina, artisti locali, anniversari di istituzioni e associazioni, nonché la valorizzazione delle scuole e dei giovani e giovanissimi allievi goriziani e borghigiani.
La chiesa di San Rocco, la cui prima notizia si fa risalire al 19 settembre 1497, è uno scrigno di storia e arte dove convivono più stili e autori, in una sorta di perfetto connubio che rimanda a una Gorizia multiculturale. La Chiesa racchiude in sè anche una storia molto affascinante nella quale si trovano il vivere religioso e civile di una popolazione prettamente agricola che ha saputo trovare sempre ispirazione dalla saggezza popolare, dalle tradizioni più antiche e dalla voglia di andare avanti anche nei momenti più tragici della grande storia europea.
Antonio Lasciac bey architetto fu un autorevole borghigiano che volle lasciare un segno indelebile del suo affetto per il Borgo di San Rocco.
Il 25 aprile 1909 la fontana monumentale venne inaugurata solennemente davanti una folla festante e alla presenza delle massime autorità cittadine, ma la storia della sua realizzazione è molto più complessa e trova origine nel Comitato pro rinascita di Gorizia.
Un luogo della memoria per raccontare la storia di un Borgo antico. Con testi e immagini d'epoca viene dato uno spaccato della storia più antica della chiesa, delle vie, degli avvenimenti e dei monumenti del rione.
Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco
Via Veniero 1 - 34170 GORIZIA
COD. FISC. 80006450318 info@borcsanroc.it