Carissimi amici
si avvicina ormai la Santa Pasqua che a San Rocco, da qualche lustro, è intitolata “la Festa del Ritorno”, e non è un caso, perché vorremmo vederVi ritornare tutti nel nostro Borgo tanto amato.
Vi aspettiamo con gioia alle celebrazioni tradizionali:
Giovedì 29 marzo, alle ore 19 Missa in Coena Domini, celebrazione della Pasqua ebraica e lavanda dei piedi. Alle 21.30 veglia e adorazione con Gesù nell'orto del “Getsemani” e con i tanti sofferenti nel mondo. Accompagna la celebrazione il gruppo giovanile della domenica.
Venerdì 30 marzo, Feria Sesta in Parasceve. Celebrazioni alle ore 15 per i ragazzi e alle ore 19 Solenne Azione Liturgica accompagnata dagli antichi canti tradizionali proposti dalla Corale del Borgo: "Ecce lignum crucis", "Crucem tuam" gergoriano, "Popule meus" di G. P. da Palestrina, "In monte oliveti" di G. Croce, "Tenebrae factae sunt", "Herzlibster Jesu" dalla passione secondo Matteo di J. S. Bach e il lo "Stabat Mater" di Kodaly.
Sabato 31 marzo, Grande Veglia di Pasqua, alle ore 21.00 accensione del cero e benedizione del fuoco, canto dell'Exultet, lettura delle profezie, Gloria pasquale, intonazione del triplice Alleluja Aquileiese, benedizione dell'acqua nuova e rinnovo delle promesse battesimali, messa pasquale accompagnata dalla Corale del Borgo, benedizione del pane e Auguri sul sagrato.
Domenica 1 aprile, Pasqua di Resurrezione
Messa dell'aurora presieduta da S. E. l'Arcivescovo emerito di Gorizia Dino De Antoni, segue la processione del Resurrexit (ore 9.30) che si snoderà per le storiche vie del Borgo. Alle 10 la solenne messa cantata della Domenica di Pasqua presieduta da monsignor Ruggero Dipiazza, la corale del Borgo eseguirà la "Missa secunda pontificalis" di Lorenzo Perosi del 1906, il "Tantum ergo" imperiale, l'"Haec dies" di Augusto Seghizzi e il "Terra tremuit" di Vinko Vodopivec. Al termine scambio degli auguri sul sagrato assaporando i cibi tipici della Pasqua offerti dal Centro per le Tradizioni, ascoltando il concerto della banda filarmonica "Tita Michelas" di Fiumicello.
Il "Centro per le Tradizioni" assegnerà un riconoscimento ai portatori del baldacchini, delle torce e degli stendardi che da molti anni si impegnano in questa bella e antica tradizione.
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