Il Borgo di San Rocco ha celebrato in grande stile la festa del Ringraziamento. Una settimana intensa iniziata giovedì 10 novembre con la presentazione della rivista, del Lunari 2023 (dedicato ai 50 anni di attiovità del sodalizio) e la consegna delle borse di studio ai giovani studenti meritevoli volontari della sagra o figli di volontari, e conclusasi domenica 13 novembre con la grande celebrazione del Grazie. Ospiti d'onore il dottor Luca Caburlotto, 49mo premio San Rocco, il sindaco di Gorizia dottor Rodolfo Ziberna, il direttore dell'Archivio di Stato dottor Marco Plesnicar, gli autori della rivista e numerosi premi san Rocco di precedenti edizioni. È stato Marco Plesnicar, direttore dell’archivio di Stato di Gorizia, a presentare il premiato: Mi piace qualificare Luca Caburlotto come un veneto "anomalo", o meglio ancora, un "goriziano onorario". Dico questo a ragion veduta ma ciascuno di voi può constatarlo, osservando da vicino il suo impegno a servizio della tutela e della valorizzazione dei beni culturali. La sua "gorizianità" non ha origini anagrafiche (come la storia ci insegna, non basta essere nati a Gorizia per diventare goriziani) bensì culturali: essa affonda le sue radici in una consapevole attenzione al confronto tra visioni, concezioni, lingue diverse eppure abituate a condividere un unico spazio ove compensare le proprie carenze, confrontarsi con le aspirazioni altrui ed arricchirsi vicendevolmente, non senza scontri anche molto animati. Gorizia, infatti, è stata (e speriamo continui ad essere) uno spazio che pensa, vive e pone la propria originalità in svariate lingue e dialetti, nonostante gli eventi tragici del Novecento abbiano quasi raggiunto lo scopo di far prevalere una o l'altra componente a svantaggio di tutte le altre. Badate bene: non tante culture ma una sola cultura plurilingue dotata di specifiche qualità, determinate dalla natura di un territorio e condizionate dalla storia. Credo che Luca Caburlotto abbia interiorizzato appieno questo sentire e che abbia scelto di farne il carattere qualificante della sua azione di dirigente del Ministero della Cultura”, così Plesnicar.
Il direttore dell’archivio di Stato, rivolgendosi allo stesso Caburlotto, ha concluso come “il premio che un antico borgo goriziano oggi ti conferisce, può suggerire una risposta a questa legittima domanda ed anche qualcosa in più: al pari di un incoraggiamento collettivo, esso sta a dirti che non sarai lasciato da solo a immaginare una connessione tra la più gloriosa tradizione alle sfide che il presente ed il futuro ci impongono, non ultima l'incognita della capitale europea della cultura 2025. Non credo vi sia un augurio più adatto per inaugurare una nuova fase della tua vita professionale, a condizione però di viverla con autentico spirito “goriziano", nella più nobile delle sue accezioni”.
Dopo la magnifica e intensa presentazione del premiato, il presidente dell'associazione lo storico e archivista Vanni Feresin ha dato lettura ufficiale della motivazione: "Il soprintendente dottor Luca Caburlotto ha ricoperto molteplici cariche apicali nel settore della cultura: già Direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, Soprintendente ad interim per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendente ad interim per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Docente di legislazione dei beni culturali all'Università degli studi di Trieste, Facoltà di lettere e filosofia, Dirigente storico dell'arte presso il Ministero per i beni e le attività culturali e negli ultimi anni Soprintendente Generale Archivistico per il Friuli Venezia Giulia. La sua formazione universitaria, il Dottorato di ricerca in Storia e critica delle arti all'Università degli studi di Venezia Ca' Foscari, e una spiccata sensibilità verso l'inestimabile patrimonio culturale, artistico e archivistico italiano e in particolare Triveneto, lo hanno visto instancabile protagonista dell'attività di salvaguardia, conservazione e valorizzazione di tesori che determinano la fidi un territorio, Il Sovrintendente Luca Caburlotto, consapevole delle responsabilità ma con spirito di servizio, agli inizi dell'anno 2022, ha dato inoltre la sua piena disponibilità per la direzione della Biblioteca Statale Isontina che rischiava la chiusura, Anche in questo frangente ha dimostrato il suo essere a servizio delle istituzioni e in particolare della cultura".
Al termine della parte istituzionale è seguita la tradizionale festa in cortile con i cibi tipici della tradizione, come gli ufiei, le piccole rape tipiche del borgo di San Rocco. Dinanzi la chiesa faceva bella mostra di sè il carretto del Ringraziamento con i cesti colmi dei prodotti della terra, opera della famiglia Sossou, storica famiglia contadina di San Rocco che ogni anno realizza dei capolavori di qualità e storicità. Infine un grande grazie a Ivan Bianchi de "Il Goriziano" che ha reso possibile la diretta della premiazione ed è stata la prima volta in assoluto, alle signore, signorine e ai fanciulli che hanno indossato con orgoglio l'abito della tradizione e a tutti i volontari dell'associazione e al consiglio direttivo in particolare per l'immenso lavoro svolto a favore del Borgo e della città di Gorizia.