Don Luigi Tavano, don Gigi per tutti, è ritornato al Padre domenica 25 novembre, solennità di Cristo, dopo alcuni anni di infermità. Era nato a Gorizia nel dicembre del 1923, sacerdote nel 1946, ha rappresentato una pagina significativa della storia della città. Negli anni giovanili fu assistente degli scout goriziani, poi per un lungo periodo insegnò all'Istituto tecnico nella vecchia sede di piazza Julia. Ebbe anche incarichi diocesani come responsabile dell’Ufficio catechistico diocesano fondando il Centro Studium per gli studenti. Trasferitosi a Bolzano, don Lugi Tavano è stato insegnante di religione e assistente degli universitari di quella città, soprattutto nel movimento di Comunione e Liberazione. Richiamato a Gorizia dall'allora arcivescovo Pietro Cocolin, don Gigi si dedicò con particolare vigore allo studio e all'approfondimento della storia della diocesi. Da qui la fondazione dell’Istituto di Storia Sociale e Religiosa che ha visto in don Tavano l’ideatore e l’artefice di un progetto che ha acquisito sempre più prestigio contribuendo in modo determinante ad accrescere il panorama culturale della città. Una lavoro che lo ho visto, ancora ultra nonagenario, portare avanti gli studi e le preziose ricerche storiche sulla diocesi goriziana. Per i suoi 90 anni venne pubblicato un magnifico lavoro che ricordava il contributo religioso, storico e scientifico che don Luigi Tavano ha dato alla città vista nella sua dimensione mitteleuropea, nella valorizzazione delle culture, lingue e tradizioni di ogni singolo popolo, continuando a mantenerle vive nel ricordo della ricchezza di un passato e nell'attualità dell’oggi. Don Luigi Tavano è un nome che si può inserire a pieno titolo nella storia stessa di Gorizia identificandosi, egli, non solo sotto il profilo ecclesiastico ma anche sotto l’aspetto economico, sociale, linguistico e letterario. Oltre duemila i titoli che lo hanno visto impegnato in oltre 70 anni di ricerche uno fra tutti è il monumentale testo dedicato all'arcidiocesi di Gorizia nel periodo compreso tra il 1750 e il 1947. Insieme a suo fratello Sergio ha rappresentato ciò che di meglio la storiografia e la ricerca scientifica hanno prodotto in una storia secolare. Il Centro per le Tradizioni lo insignì del premio San Rocco nel 2006 per la sua intensa attività di storico e per aver intuito e realizzato la fondazione dell'Istituto di Storia Sociale e Religiosa del quale fu indimenticato presidente per oltre 3 lustri.